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Come fronteggiare la scarsità idrica in una città da 22 milioni di abitanti

Il Beijing Drainage Group punta su riutilizzo dell’acqua, soluzioni digitali e innovazione per affrontare le più grandi sfide idriche urbane di oggi.

11 aprile 2025
Water Utilities Water Reuse Water Scarcity Utility Infrastructure Making Waves

Urbanizzazione, industrializzazione, inquinamento, elevata densità abitativa, fonti d’acqua dolce limitate, gravi fenomeni di siccità e alluvioni… La complessità della situazione idrica in Cina ha reso il tema della scarsità idrica una priorità, soprattutto nella capitale Beijing, dove la popolazione negli ultimi quarant’anni è passata da 5 a quasi 22 milioni di persone.

Per affrontare i rischi idrici del paese, legislatori e aziende idriche stanno adottando misure innovative volte a ottimizzare la fornitura e la gestione dell’acqua. Un esempio è la crescente attenzione al riutilizzo delle acque reflue. Quattro anni fa è stato stabilito che le città soggette a scarsità idrica dovessero raggiungere un obiettivo di riuso dell’acqua pari ad almeno il 25% del loro fabbisogno entro il 2025. Per le città della regione di Beijing-Tianjin-Hebei, il target di riutilizzo era superiore al 35%.

Making Waves ha parlato con Bing Liu, Direttore Generale Vendite della divisione Infrastrutture Idriche di Xylem in Cina, delle crescenti opportunità legate al riuso dell’acqua nel Paese e di una grande azienda di servizi pubblici all’avanguardia in questo settore: Beijing Drainage Group.

D: Che ruolo ha in Cina il riutilizzo dell’acqua depurata nello sviluppo urbano contemporaneo?

R: Il riuso dell’acqua è cruciale per uno sviluppo urbano sostenibile. Non solo consente di aumentare notevolmente la fornitura di acqua pulita, ma contribuisce anche a proteggere gli ecosistemi urbani.

Investendo in soluzioni avanzate, centralizzate per il trattamento e il riciclo dell’acqua, il governo e le aziende idriche attive nelle aree urbane stanno gettando le basi per una gestione più efficiente delle acque trattate, che in precedenza venivano semplicemente reimmesse nei corsi d’acqua locali.

Le acque reflue riciclate diventano una risorsa preziosa per la comunità. Vengono infatti impiegate per reintegrare fiumi e laghi locali, irrigare parchi e zone verdi urbane, pulire le strade e combattere gli incendi. Numerose aziende hi-tech, come aziende di altri settori, utilizzano inoltre l’acqua depurata non potabile per ridurre il proprio consumo di risorse idriche municipali, con conseguente aumento della disponibilità d’acqua nelle città e nelle comunità soggette a scarsità idrica. 

D: Chi detta gli standard per i programmi di trattamento e riciclo delle acque reflue su vasta scala in Cina?

R: Uno dei leader indiscussi del settore è Beijing Drainage Group (BDG), che con i suoi 17 impianti di depurazione serve oltre 17 milioni di utenti in tutta la capitale. Questa azienda di servizi pubblici è considerata all’avanguardia nel trattamento e riutilizzo delle acque reflue.

BDG gestisce il più grande sistema di depurazione al mondo, in grado di riciclare oltre 5 milioni di tonnellate di acque reflue al giorno.

La perla di questo sistema è l’impianto di depurazione sotterraneo di Huaifang, il più grande nel suo genere in Asia e un autentico modello di innovazione.

BDG è un punto di riferimento nel settore, non solo per la sua capacità di operare su vasta scala ma anche per essere stata une delle prime aziende ad adottare soluzioni digitali per la gestione del ciclo di depurazione delle acque reflue. Già nel 2019, infatti, ha iniziato ad attuare un piano d’azione digitale per i suoi impianti di trattamento delle acque di scolo, creando poi piattaforme digitali per la gestione di tutte le attività, dal dosaggio chimico alla prevenzione degli alluvioni.

D: Quali sono alcuni dei principali successi di BDG nel riutilizzo dell’acqua e in che modo l’azienda sta ottimizzando i propri impianti?

R: BDG sta indicando la via da seguire per consentire alle città di acquisire una maggiore efficienza e sicurezza idrica mediante la depurazione dell’acqua. 

  • L’impianto di depurazione di Xiaohongmen, che serve vaste aree di Beijing, è in grado di trattare fino a 600.000 tonnellate di acque reflue al giorno. L’acqua così recuperata viene utilizzata per soddisfare il fabbisogno d’acqua non potabile destinata all’industria e all’irrigazione, a reintegrare fiumi e paludi, e a mantenere parchi e laghi artificiali. Nel 2021, l’azienda ha avviato una collaborazione con Xylem per sostituire dispositivi obsoleti con cinque miscelatori sommergibili Flygt SR44, riducendo del 58% il consumo energetico per la miscelazione. 
  • L’impianto di depurazione BDG di Gaoantun si occupa principalmente del trattamento delle acque di scolo nel bacino del Fiume Ba, a Beijing. Nel 2018, l’azienda ha iniziato i lavori di espansione per raddoppiarne la capacità, arrivando a 200.000 tonnellate di acque reflue trattate al giorno. Da oltre 5 anni, la struttura utilizza i miscelatori Flygt SR44 di Xylem, con un risparmio energetico del 62% nelle vasche anossiche e del 52% in quelle anaerobiche rispetto alle soluzioni tradizionali. Si prevede che in 10 anni i miscelatori faranno risparmiare 9 milioni di RMB o 1,16 milioni di USD. Xylem sta inoltre lavorando all’ottimizzazione del sistema di controllo del pompaggio dell’impianto di Gaoantun mediante l’implementazione di modelli digitali e di dati.

Xylem è orgogliosa di supportare il lavoro di BDG per soddisfare il fabbisogno idrico della città e dei suoi abitanti attraverso un riuso più efficiente delle acque reflue.

D: Quali saranno i prossimi passi di BDG nell’ambito del trattamento e riciclo delle acque reflue? Quali nuove tecnologie e soluzioni digitali si profilano all’orizzonte?

R: BDG continua a essere un’azienda leader nell’innovazione del trattamento dell’acqua. Attualmente, la loro priorità è completare l’implementazione del piano d’azione digitale globale finalizzato a rendere la fornitura idrica di Beijing più sicura. Risultati positivi si sono già registrati nell’impianto di depurazione di Wujiacun.

Con l’introduzione di sistemi di controllo digitali per i processi di aerazione, dosaggio chimico e drenaggio, l’impianto ha ottenuto un risparmio energetico quantificabile tra il 10 e il 15%, un successo in termini sia di efficienza che di conseguimento degli obiettivi ambientali nazionali. 

In futuro, BDG prevede di estendere queste soluzioni digitali anche ad altri impianti di depurazione, servendosi di analisi dei dati in tempo reale e intelligenza artificiale per ottimizzare le attività di pompaggio e di manutenzione, e risparmiare così energia. 

Ciò che rende unico l’approccio di BDG è la volontà di sfruttare appieno le opportunità offerte dall’innovazione tecnologica. Di fronte ad alcune delle sfide idriche urbane più ardue e complesse, mantiene sempre un atteggiamento lungimirante. Trovo il lavoro di BDG davvero esemplare, soprattutto per come descrive la propria missione aziendale: “Per noi, l’innovazione non si ferma mai, è un viaggio di scoperta continua, che trasforma piccoli passi in grandi cambiamenti”.