Harry Seah è il responsabile di tecnologie e Qualità dell’acqua della PUB, l’agenzia idrica nazionale di Singapore. Impeller lo ha intervistato sugli sforzi di Singapore per diventare leader mondiale nell’efficienza idrica.
SINGAPORE INTENDE triplicare la percentuale di acqua riciclata entro il 2060. La NEWater dovrebbe rappresentare metà del fabbisogno e recentemente è stato inaugurato un quinto depuratore a Changi. I cinque depuratori sono in grado di produrre fino a 190 milioni di litri di NEWater al giorno.
Ritiene che altri Paesi potrebbero sfruttare l’esperienza di Singapore nel riutilizzo dell’acqua?
Il riutilizzo dell’acqua non è un concetto innovativo e la tecnologia a membrana viene utilizzata da decenni in tutto il mondo. Ma, solo i miglioramenti considerevoli apportati negli anni ’90 in termini di costi e prestazioni hanno consentito alla PUB di adottare questa tecnologia per il riciclaggio dell’acqua.
Il nuovo Centro Visitatori di NEWater è un elemento chiave per l’educazione dell’opinione pubblica. Il museo dell’acqua è un punto di riferimento per tutti gli interessati che desiderano sapere come viene prodotta la NEWater e come contribuisce alla strategia idrica di Singapore. Finora, il centro ha registrato più di 700.000 visitatori.
Che cosa ha significato lo Stockholm Industry Water Award del 2007 per la PUB?
Per risolvere i problemi idrici di Singapore, investiamo in ricerca e tecnologie idriche da più di 40 anni. Il premio è un attestato di merito al nostro grande impegno.
Quali sfide deve affrontare Singapore per diventare un centro di eccellenza per le tecnologie idriche?
La maggiore sfida è mantenere la dinamica del panorama di ricerca e sviluppo di Singapore e attrarre i maggiori talenti. Negli ultimi tre anni abbiamo organizzato la Settimana Internazionale dell’Acqua per elevare il profilo di Singapore come centro di eccellenza mondiale.
Quali sono le maggiori opportunità di accesso e riutilizzo dell’acqua nel mondo?
Il mercato principale per l’acqua di recupero è l’agricoltura. Tuttavia, recentemente abbiamo assistito a un nuovo approccio al riutilizzo dell’acqua urbana in grandi opere come il Piano di recupero delle falde acquifere della Contea di Orange in California, il progetto Western Corridor Recycled Water in Australia e il piano NEWater di Singapore.
Un processo avanzato di recupero dell’acqua in tre fasi offre un “prodotto acqua” ben al di sopra dello standard normale previsto per l’acqua potabile, che può essere introdotto nelle falde acquifere, miscelato nelle cisterne per l’uso potabile indiretto o venduto a clienti industriali come i depuratori.
Attualmente viene riciclato soltanto il 5% dell’acqua utilizzata nel mondo. Riutilizzando ogni goccia d’acqua, il ciclo può proseguire all’infinito.
Poiché oltre la metà della popolazione mondiale vive nelle città e in seguito all’inarrestabile trend di urbanizzazione, il riciclaggio dell’acqua potrà rivestire un ruolo determinante per risolvere le crisi idriche nelle città.